Il Superbonus 110% è e rimarrà un lontano ricordo. Nel 2025 la percentuale scenderà notevolmente, le famiglie sono sconsolate.
Mentre si spinge per la riqualificazione energetica delle abitazioni peggiorano le condizioni dei Bonus edili. Sempre meno famiglie potranno ristrutturare casa perché nessun aiuto è realmente efficace.
Da quando sconto in fattura e cessione del credito sono stati cancellati dai Bonus edili, queste misure non sono più state convenienti per le famiglie. Certamente è rimasta la detrazione che permette di recuperare parte della spesa nel tempo – in dieci anni – ma chi ha il capitale iniziale per sostenere il costo degli interventi? Non parliamo di cifre basse, volendo adattarsi completamente alla Direttiva Case Green dell’Unione Europea bisogna spendere tra i 35 mila e i 60 mila euro.
E chi ha tutti questi soldi da anticipare per poi recuperare dal 50 al 75% nei successivi dieci anni? Bisognerebbe chiedere un prestito (e che prestito!) ma anche qui c’è un grosso problema specialmente per le famiglie che già hanno un mutuo sulle spalle. Aggiungere un’altra uscita mensile onerosa risulta impossibile. La situazione, dunque, è complicata e mentre si aspettano aiuti veri dallo Stato o dall’Unione Europea continuano a peggiorare le condizioni dei Bonus edili che nel 2025 diventeranno ancora meno appetibili, Superbonus incluso.
Bonus edili 2025, sempre meno famiglie potranno chiedere il superbonus
La Manovra 2025 ha confermato i Bonus edili ma apportando alcuni cambiamenti che rendono le misure meno convenienti in diversi casi. Continuerà ad essere disponibile l’Ecobonus ma probabilmente solo per l’abitazione principale. La detrazione sarà del 50% per la casa adibita ad abitazione principale, del 36% per le altre abitazioni nel 2025 e del 30% per le altre abitazioni nel 2026 e 2027. Attenzione, dunque, a dove si ha la dimora abituale perché si potrebbero pagare interventi non detraibili a causa della restrizione.
L’Ecobonus può essere utile, ad esempio, per sostituire gli infissi e il rimborso si avrà in dieci anni. Confermato anche il Bonus ristrutturazioni con detrazione del 50% per le prime case e del 36% per le altre abitazioni. Il limite di spesa rimarrà di 96 mila euro per le prime case e scenderà a 48 mila euro per gli altri immobili.
E arriviamo al Superbonus, la misura nata con il 110% che ha permetto ad alcune fortunate famiglie di ristrutturare l’edificio senza spendere soldi. Poi c’è stato il taglio e nel 2024 la detrazione è scesa al 75%. Nuovo ribasso nel 2025, la percentuale ad anno nuovo sarà del 65%. Per accedere alla misura bisognerà effettuare interventi trainanti che facciano aumentare di almeno due classi energetiche l’abitazione.