Stangata pensionati: INPS chiederà gli arretrati. Ecco chi riguarda

L’Inps ha deciso di modificare le regole sulla tassazione di determinate pensioni chiedendo anche gli arretrati delle imposte non versate: la situazione.

Un provvedimento che ha innescato le proteste di circa mille pensionati italiani quello, partito da un cavillo burocratico dall’Agenzia delle Entrate e reso operativo dall’Inps nei mesi scorsi. Nel dettaglio, l’istituto di previdenza sociale ha stabilito delle modifiche per la tassazione dei titolari di pensione italiani residenti in Bulgaria.

Inps sede
Stangata pensionati: INPS chiederà gli arretrati. Ecco chi riguarda (Foto da Ansa) – Forumscuole.it

Questi pensionati, per anni, hanno percepito l’assegno esenti da tassazione, come disposto dalla convenzione siglata a Sofia nel 1988. Adesso, però, le regole sono cambiate e sarebbero stati richiesti ai soggetti coinvolti anche gli arretrati. Inevitabili le polemiche dopo il provvedimento che ha stravolto la vita a circa un mille pensionati.

Inps, il provvedimento sulla tassazione delle pensioni in Bulgaria: cosa sta accadendo

C’è rabbia e angoscia tra i pensionati italiani che da anni hanno deciso di trasferirsi in Bulgaria, percependo gli assegni nel Paese dell’Europa sud-orientale. A provocare tutto ciò il provvedimento dell’Inps, emanato a giugno dello scorso anno e arrivato per via di un cavillo burocratico innescato dall’Agenzia delle Entrate.

Pensionati
Inps, il provvedimento sulla tassazione delle pensioni in Bulgaria: cosa sta accadendo (Forumscuole.it)

L’Istituto di previdenza sociale, nello specifico, come spiega la redazione de Il Giornale, ha deciso di introdurre una tassazione sui trattamenti pensionistici, da 35 anni ormai esentasse, secondo la convenzione siglata a Sofia nel settembre del 1988. Non solo, il provvedimento ha stabilito anche il pagamento retroattivo delle imposte: i circa mille pensionati che vivono stabilmente in Bulgaria, dunque, si sono ritrovati assegni tassati, ma anche soggetti ad alti conguagli fiscali e sanzioni poiché gli arretrati richiesti arrivano sino a sette anni. L’Inps, difatti, per l’applicazione della convenzione e, dunque, della detassazione, non tiene più conto della residenza fiscale bensì della cittadinanza.

La decisione è stata definita “ingiusta” dai pensionati coinvolti che ora stanno facendo i conti con assegni molto più bassi non riuscendo a coprire le spese mensili, anche quelle per i farmaci.

Sul punto è intervenuta l’avvocato Margherita Kosa che, per conto dell’Associazione pensionati italiani in Bulgaria, ha inviato una lettera al vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, chiedendo un intervento in merito dopo che il Paese dell’Europa sud-orientale ha già ricevuto un rifiuto dall’Italia alla richiesta di rivalutare il provvedimento. Molti dei pensionati coinvolti, riferisce sempre Il Giornale, hanno anche deciso di agire per vie legali, spendendo molti soldi, ma non ottenendo gli esiti sperati nonostante alcune sentenze di primo grado hanno dato loro ragione. C’è anche chi è stato costretto a trasferirsi dalla Bulgaria non riuscendo più ad affrontare il costo della vita.

Intanto nelle pensioni di dicembre, oltre la 13esima troverai anche questo bonus INPS.

Gestione cookie