Per il personale ATA, in vista del nuovo anno, sono in arrivo novità significative per quanto riguarda gli arretrati: si tratta di somme in molti casi a dir poco interessanti. Andiamo a vedere le ultime notizie a riguardo.
Nel mondo della scuola, come è noto, scarseggiano i fondi, per usare un eufemismo. Come in tanti altri settori, infatti, gli stipendi sono rimasti fermi, mentre i costi di tutto ciò che va acquistato sono lievitati in maniera esponenziale. In un contesto del genere risulta essere a dir poco difficile andare avanti e questo vale tanto per il personale docente, quanto per quello ATA. Sotto questa dicitura rientrano tanto i classici bidelli quanto il personale di segreteria.
Sono figure fondamentali per il funzionamento della scuola e da anni si dibatte del fatto che gli stipendi non siano adeguati al carico di lavoro che viene loro richiesto. In tal senso, però, è da segnalare come qualche novità sia già arrivata quest’anno, dal momento che sono state ristrutturate, per così dire, le posizioni economiche, con degli aumenti significativi che hanno riguardato tante persone. Ed ora sono in molti ad attendere gli arretrati che arrivano, come spesso accade, come una manna dal cielo.
Con le nuove disposizioni in merito c’è stata rivalutazione degli importi a partire dal 1° maggio 2024 e riguardano coloro i quali sono titolari della prima e della seconda posizione economica. Gli incrementi in questione partono da una basse di 100 fino ad un massimo di 200 euro annui. 100 euro, infatti, in più andranno nelle casse dei collaboratori scolastici e degli Assistenti Amministrativi e Tecnici, mentre avranno 200 euro in più gli Operatori Scolastici ed anche gli Assistenti Amministrativi e Tecnici di seconda posizione.
Attenzione, però, ad un aspetto tutt’altro che di minore importanza. Si tratta di cifre annue lorde e non nette. Le cifre in questione saranno erogate in 13 mensilità e si tratta comunque di un passo in avanti non di poco conto. Per quanto, comunque, non risulti ancora essere risolutivo rispetto ad una questione che va avanti ormai da tanti, troppi anni. Come detto, queste nuove disposizione sono entrate in vigore a partire dal primo maggio del corrente anno e quindi se non hai ancora ricevuto questi benefici andiamo a vedere la situazione degli arretrati.
Inizialmente i primi due mesi di “ritardo” nei pagamenti accumulati riguardavano le prime due mensilità, vale a dire maggio e giugno. Se, però, non hai ancora ricevuto gli aumenti previsti dalle normativi in questione, la cifra in questione dovrebbe arrivarti entro la fine dell’anno in corso.
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