L’arrivo di dicembre scatena dubbi nella categoria dei docenti, tra cui l’incertezza in merito all’ammontare della tredicesima in busta paga.
L’arrivo della tredicesima mensilità rappresenta per molti lavoratori italiani uno dei momenti più attesi dell’anno. In particolare, gli insegnanti costituiscono una delle categorie di lavoratori interessati dall’arrivo delle tredicesima in busta paga, il quale può subire variazioni anno dopo anno.
Proprio a causa di questa incertezza, l’avvicinarsi del mese di dicembre rappresenta per molti insegnanti il periodo dell’anno in cui esprimere i propri quesiti in merito all’accredito della tredicesima. Dalle date di pagamento, fino agli importi, sono tanti i dubbi che affollano la mente dei docenti italiani ogni anno.
Quest’ultime caratteristiche, difatti, possono variare a seconda del tipo di contratto sottoscritto dal docente. Gli insegnanti di ruolo, ad esempio, possono ricevere la tredicesima con tempistiche e modalità differenti rispetto ad un docente precario con contratto di supplenza.
A differenza della quattordicesima e della quindicesima, le quali sono previste solo da alcuni contratti, la tredicesima spetta per Legge a tutti i dipendenti a tempo determinato e indeterminato, apprenditi o lavoratori con contratto part-time. A meno di un mese e mezzo dall’accredito dell’attesissima tredicesima, i dati in merito all’ultimo stipendio dell’anno sono già disponibili e chiari. Quest’anno, la tredicesima sarà pagata con due giorni di anticipo rispetto al 15 dicembre. Il pagamento per gli insegnanti, infatti, avverrà il 13 dicembre 2024, in anticipo rispetto agli anni precedenti.
La tredicesima mensilità è soggetta ad alcune ritenute previdenziali a carico del dipendente, quali la ritenuta INPS dell’8,8%, la ritenuta TFS/TFR del 2,50% sull’80% e la ritenuta fondo credito dello 0,35%. Successivamente, viene applicato l’IRPEF nella misura dell’aliquota massima, presente sul cedolino dello stipendio. Per determinare l’ammontare della tredicesima netta, è necessario applicare l’aliquota massima del 23% per gli imponibili mensili inferiori a 2.333,33 euro e del 35% per quelli superiori.
L’importo della tredicesima del 2024 per gli insegnanti, quindi, sarà inferiore rispetto allo stipendio mensile a causa delle detrazioni e delle ritenute fiscali. Non solo, nella tredicesima di quest’anno, i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di determinati requisiti di reddito, potranno beneficiare del Bonus 100 euro o meglio noto come Bonus Natale. Per ottenerlo, il dipendente dovrà fare richiesta al proprio datore di lavoro, attestando per iscritto di avere diritto al bonus.
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