Nel momento in cui si ha la moglie a carico, o in generale il coniuge, si ha diritto ad avere delle detrazioni Irpef. Andiamo a vedere cosa sapere in vista del 2025 ormai praticamente alle porte.
Dal punto di vista economico la situazione in Italia è molto delicata. A questo si aggiunge che il sistema fiscale è estremamente complicato ed articolato e molto spesso si possono perdere, per così dire, dei passaggi. In tal senso, è giusto capire che cosa si intende per un coniuge o un figlio a carico. Si definiscono tali coloro i quali, all’interno di un nucleo familiare, producono un reddito troppo basso per poterlo considerare realmente tale.
Per quanto riguarda il coniuge, esso si considera effettivamente a carico se ha un reddito pari o inferiore a 2.840,51 euro lordi. Il discorso, invece, cambia e non poco per quanto riguarda i figli, dal momento che in questo caso la soglia di riferimento sale a 4.000 euro annui fino al compimento dei 24 anni. In tal senso, coloro i quali hanno una moglie a carico possono accedere a delle detrazioni dell’Irpef in modalità che andremo adesso ad elencare. Soffermandoci, ovviamente, sugli importi di tali detrazioni.
Moglie a carico, a quanto ammontano le detrazioni Irpef
La prima cosa da dire è che, per ovvie ragioni, le detrazioni in questione non sono legate, per così dire, all’età ma variano di importo solo a seconda del reddito prodotto dalla persona fiscalmente a carico. Maggiore sarà il reddito da lei o da lui, o per meglio dire dall’intero nucleo familiare, prodotto, minore sarà l’importo della detrazione. Per coloro i quali hanno un reddito pari o inferiore a 15.000 euro, si può ottenere una detrazione dell’Irpef pari a 800 euro. Che rappresenta il massimo che si può ottenere.
Come detto, però, maggiore sarà il reddito minore sarà la cifra che si potrà detrarre dall’Irpef. In tal senso, dunque, la soglia massima prevista è fissata per i redditi pari o superiori a 80.000 euro. Da questo punto in avanti, infatti, si perderà totalmente la possibilità di usufruire di tali detrazioni. Volendo generalizzare, dunque, maggiore è l’importo del reddito, minore sarà quello della detrazione. Per fare degli esempi, per un reddito da 25.000 euro si otterranno 580 euro, mentre per uno da 35.000 euro si tradurrà in 350 euro detratti.
Reddito da 50.000 euro: a quanto ammonta la detrazione?
Per un reddito, invece, da 50.000 euro è sensibile il discorso fatto fino a questo momento, dal momento che la cifra che si potrà detrarre dall’Irpef sarà pari a soli 50 euro. Il motivo è presto spiegato: si tratta di una normativa per andare incontro alle famiglie maggiormente in difficoltà.