Ci sono delle domande che i nonni non dovrebbero mai porre ai loro nipoti: ecco le 10 principali.
I nonni e i nipoti condividono un legame davvero speciale. Si tratta di un rapporto che cresce con il tempo, fino a trasformarsi in qualcosa di prezioso e indissolubile. Il Natale rappresenta l’occasione perfetta per stare tutti insieme. Gli impegni quotidiani riducono il tempo da dedicare agli incontri, ma le feste consentono di recuperare le occasioni perdute.
I nonni, ovviamente, nutrono una certa curiosità nei confronti della vita dei loro nipoti. Cercano di soddisfarla con domande che, in alcuni casi, possono infastidire i diretti interessati. Ce ne sono alcune che non dovrebbero mai essere fatte perché possono generare ansia e imbarazzo. Ecco di quali si tratta.
I nonni non dovrebbero porre queste domande: cosa non chiedere a Natale
I nonni fanno parte di un’altra generazione. Le cose, negli ultimi decenni, sono cambiate tantissimo. I giovani lottano quotidianamente per difendere la loro libertà. Non vogliono sentirsi giudicati e ci sono argomenti che considerano privati.
La conversazione, a volte, rischia di degenerare, dando vita a sentimenti negativi o di astio. Per evitare che ciò avvenga, bisogna ragionare sulle domande da porre. Alcune sono assolutamente sconsigliate.
Ecco di quali si sta parlando:
- “Dove sta il fidanzatino/la fidanzatina?“: non è detto che il nipote abbia voglia di parlare della sua vita sentimentale. Questa domanda, oltre a essere indelicata, lede la privacy
- Quando finisci l’Università?“: il percorso di studi non è uguale per tutti. C’è chi ci mette meno e tempo e chi, invece, necessità di un periodo più lungo. È giusto interessarsi su un aspetto così importante, ma magari si potrebbe chiedere qualcosa di specifico sui corsi o sulla struttura delle lezioni
- “Come sta andando la dieta?“: fare commenti sul fisico, soprattutto davanti ad altre persone, può mettere estremamente a disagio. Si potrebbe provare con: “Hai provato qualcosa di interessante in cucina di recente?“
- “Sai che tuo cugino ha fatto questo?“: mettere in competizione i cugini non è mai la scelta più giusta. Si può generare invidia o senso di inferiorità. I paragoni vanno assolutamente evitati
- “Come mai sei single?”: una persona può avere tanti motivi per voler stare da sola. Indagare sull’argomento può generare un certo disappunto. È meglio aspettare che sia il nipote ad aprire la questione
- “Che piani hai per il futuro?”: può sembrare una domanda banale, però, queste parole potrebbero innescare sentimenti negativi. È preferibile concentrarsi sugli hobby del nipote, parlando del suo sport preferito o di un progetto che sta portando avanti
- “Perché non vieni mai a trovarci?”: basta questa frase per dare vita a profondi sensi di colpa. Il nipote potrebbe chiedersi in se stesso, riducendo ancora di più i contatti. La questione, invece, può essere affrontata con questa domanda: “Ci piacerebbe passare più tempo insieme, hai qualche idea per vederci presto?“
- “Perché ti vesti così? Perché porti i capelli in questo modo?“: È una domanda che contiene un giudizio negativo. Può essere percepita come una critica o un modo per sminuire le proprie decisioni
- “Quando ti sposerai? Quando avrai dei figli?”: sono due argomenti delicatissimi, che non dovrebbero mai essere affrontati durante il giorno di Natale. Spetta solo alla coppia decidere
- “Quando ti trovi un lavoro (o un lavoro migliore)?”: il nipote potrebbe essere contento della sua professione oppure avere difficoltà. Girare il dito nella piaga peggiorerà solo le cose e rovinerà l’atmosfera di felicità