La Manovra di Bilancio 2025 introdurrà una novità importantissima sul fronte delle pensioni: si potrà uscire dal lavoro a 65 anni anziché aspettare fino ai 67.
Grandi “manovre” sul fronte delle pensioni e dal prossimo anno potremo uscire dal lavoro non più a 67 ma a 65 anni e qualche mese. La legge Fornero – sia chiaro – non è stata cancellata e, dunque, l’età pensionabile ufficiale per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria resterà comunque pari a 67 anni.
Nonostante ciò, però, per il 2025, il Governo di Giorgia Meloni, ha introdotto una novità di rilievo che consentirà a moltissime persone di smettere di lavorare quasi due anni prima: due anni in più, dunque, per godersi la propria famiglia, i propri affetti e i propri hobbies. E, particolare determinante, l’uscita anticipata non comporterà alcun taglio sull’assegno previdenziale.
Esistono infatti misure che permettono di andare in pensione anche a 62 o a 63 anni – vedi, ad esempio, Quota 103 o Ape sociale – ma al costo di accettare pesanti riduzioni dell’assegno Inps. Questa nuova misura, invece, coniugherà uscita anticipata e assegno previdenziale senza tagli. Nel prossimo paragrafo vediamo, nei dettagli, di cosa si tratta.
Buone notizie per milioni di lavoratori che non vedono l’ora di lasciare l’ufficio per godersi la famiglia, il tempo libero e, soprattutto, i soldi della tanto sospirata pensione. Dal 2025 molti potranno smettere di lavorare a soli 65 anni anziché aspettare i canonici 67 per accedere alla pensione di vecchiaia.
Come anticipato nel paragrafo precedente, sono diverse le misure di pensione anticipata che consentono di uscire dal lavoro prima di aver compiuto 67 anni ma alcune comportano pesanti tagli sull’assegno mensile oppure richiedono un requisito contributivo molto alto, anche superiore ai 41 anni in certi casi.
Basti pensare, ad esempio, a Quota 41 o alle pensione anticipata ordinaria: nel primo caso gli anni di contributi devono essere almeno 41 di cui 1 versato prima di aver compiuto 19 anni; nel secondo caso i contributi devono corrispondere almeno a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Il Governo di Giorgia Meloni, con la Manovra di Bilancio 2025, ha approvato una novità che consentirà a moltissimi contribuenti di smettere di lavorare a 65 anni circa con appena 20 anni di contributi e senza subire alcuna penalizzazione sulla pensione. Unico requisito richiesto? Essere donne con almeno 4 figli!
Già ora le lavoratrici con figli possono beneficiare di uno sconto di 4 mesi sull’età per ogni figlio fino ad un massimo di 12 mesi per le donne che hanno almeno 3 figli. Dal prossimo anno lo sconto sull’età pensionabile potrà arrivare fino ad un massimo di 16 mesi per le lavoratrici con 4 o più figli. Dunque nel 2025 una donna madre di almeno 4 figli potrà accedere alla pensione di vecchiaia non a 67 anni ma a 65 anni e 8 mesi sempre con solo 20 anni di contribuzione.
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