Per ricevere il Bonus Natale, i lavoratori dipendenti che rispettano i requisiti previsti dalla normativa dovranno presentare una specifica domanda.
Il Bonus Natale ha rappresentato, di sicuro, uno degli argomenti più discussi delle ultime settimane, soprattutto considerate le recenti modifiche apportate dal Governo italiano alla misura che, rispetto a quanto previsto inizialmente, sarà erogato ad un numero maggiore di lavoratori dipendenti.
Attraverso il Decreto Legge n. 167/2024 è stato, difatti, cancellato il requisito del coniuge a carico, decisione che ha permesso di allargare la platea dei beneficiari anche ai lavoratori separati, divorziati e conviventi. L’indennità sino a 100 euro non sarà erogata automaticamente, ma è necessario che il richiedente presenti una domanda dimostrando di essere in possesso degli altri requisiti, rimasti invariati.
Saranno circa 4,5 milioni i lavoratori dipendenti che potranno usufruire del cosiddetto Bonus Natale. Si tratta di un’indennità da massimo 100 euro, erogata insieme alla tredicesima a dicembre, che il Governo ha deciso di anticipare rispetto al previsto per cercare di aiutare le famiglie in un periodo particolare dell’anno.
Come ormai noto, è stato eliminato dall’elenco dei requisiti quello che prevedeva il coniuge a carico per il lavoratore, ma sono rimasti invariati gli altri: reddito complessivo nel 2024 non oltre i 28mila euro; almeno un figlio fiscalmente a carico ed un’imposta sui redditi da lavoro di importo superiore a quello della detrazione spettante (capienza fiscale). Per quanto riguarda il primo requisito non si terranno conto dei redditi della prima abitazione e delle relative pertinenze, mentre, precisa l’Agenzia delle Entrate, per fiscalmente a carico si intendono i figli sino a 24 anni di età con un reddito non superiore ai 4mila euro o oltre i 24 anni ed un reddito sino a 2.840,51 euro.
Il lavoratore dipendente in possesso di tali requisiti appena descritti, per ottenere il Bonus Natale, dovrà presentare una richiesta al proprio datore di lavoro. Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, la domanda doveva essere inoltrata attraverso la piattaforma NoiPa entro il 22 novembre, mentre quelli del settore privato attraverso un’autocertificazione che può essere compilata in autonomia, o rivolgendosi ad un patronato o un Caf, con cui si dichiara di avere diritto all’indennità. Al modulo sarà necessario allegare il codice fiscale dei figli a carico e del coniuge, se presente.
È necessario sapere che chi non ha presentato domanda nei termini previsti, come i disoccupati involontari che percepiscono la Naspi e hanno perso il lavoro nel 2024, possono richiedere il contributo attraverso la dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2024.
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