Confermato anche per il 2025 l’Assegno Unico Universale per le famiglie. Due novità del prossimo anno da tenere d’occhio.
Si tratta di uno degli aiuti più importanti che lo Stato, tramite l’INPS, rilascia a sostegno delle famiglie. L’Assegno Unico Universale è uno di quei provvedimenti a cui bene o male tutta la popolazione ha diritto e accesso; per il prossimo anno sono poi previste due importanti novità da prendere in seria considerazione.
Negli ultimi mesi proprio l’Assegno Unico era stato al centro di diverse polemiche tra il Governo Meloni e l’UE che chiedeva al nostro Paese l’estensione di questo aiuto anche per i lavoratori stranieri; una diatriba che aveva anche fatto paventare l’idea di eliminare l’aiuto, in quanto impossibile estenderlo come nelle richieste UE, cosa che evidentemente non è successa.
L’Assegno Unico è stato confermato anche per il 2025 e nella Legge di Bilancio per il prossimo anno; ora in discussione alle Camere per l’approvazione finale, sono state inserite anche due importanti novità che lo riguardano.
Assegno Unico Universale: niente più computo ISEE e cumulabilità con altri bonus
L’Assegno Unico spetta a tutti i genitori con figli a carico fino al 21esimo anno di età, mentre non ci sono limiti nel caso il figlio è in condizione di disabilità.
La somma che si riceve con l’Assegno varia dai 28,50 ai 199,40 euro per figlio a seconda anche dell’ISEE riportato. La prima novità è che per forza del ritocco annuale che si fa in considerazione del costo della vita e dell’inflazione, a partire dal 1° gennaio 2025 aumenteranno le soglie minime e massime dell’assegno.
Ma cosa ancora più importante, la somma ricevuta con l’Assegno Unico non farà più reddito. Fino a quest’anno, infatti, l’Assegno rientrava nel cumulo dell’ISEE, questo significava per molte famiglie l’estromissione da altri bonus riguardanti soprattutto l’infanzia e la prima età e che sono riservati a quei nuclei familiari più in difficoltà e, quindi, con un ISEE più basso.
La legge di Bilancio 2025 va a correggere questo particolare non da poco e con l’art. 32 stabilisce che le somme ricevute con l’Assegno Unico non facciano computo con l’ISEE. Attenzione però non vale sempre e per tutti i casi; l’esclusione con l’attestazione vale solo nel caso si faccia richiesta del Bonus Nido. Per cui da gennaio, le famiglie che hanno intenzione di richiedere questo aiuto e rientrano nei parametri fissati non saranno penalizzati dall’Assegno Unico.
