Effettuando il pagamento in ritardo dell’Imu (Imposta municipale unica) si rischiano sanzioni il cui importo può variare: come regolarizzare la propria posizione.
A breve molti contribuenti dovranno pagare il saldo dell’Imu, l’Imposta municipale unica, gestita dagli enti locali che deve essere versata annualmente da chi possiede immobili, diversi dalla prima abitazione, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Chi ha deciso di pagare l’imposta in due rate, difatti, dovrà provvedere al versamento del saldo entro la scadenza fissata al 16 dicembre, mentre la prima rata doveva essere pagata entro il 17 giugno. Non rispettando questo termine si rischiano delle sanzioni il cui importo varia in base ai giorni di ritardo. Per regolarizzare la propria posizione è possibile usufruire dello strumento del ravvedimento operoso. Vediamo come funziona e a quanto ammontano le sanzioni.
Imu 2024, cosa accade pagando in ritardo l’imposta municipale unica
Tra le scadenze fiscali previste nel mese di dicembre, rientra anche il pagamento dell’Imu (Imposta municipale unica) per chi ha optato per il versamento in due rate. L’imposta, difatti, poteva essere versata in un’unica soluzione entro il 17 giugno, mentre optando per la rateizzazione il primo pagamento doveva essere effettuato nella stessa data ed il secondo entro e non oltre il 16 dicembre.
Non rispettando i termini appena descritti, si rischiano delle sanzioni che variano in base al ritardo del pagamento rispetto alla scadenza fissata. Per poter regolarizzare la posizione, come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, si può usufruire del ravvedimento operoso che consente anche di ottenere una riduzione delle sanzioni. Nel dettaglio, l’importo delle sanzioni ammonterà: allo 0,1% del totale se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla scadenza; all’1,5% in caso di ritardo compreso tra 15 e 30 giorni; all’1,67% per il pagamento entro 90 giorni dopo la scadenza; 3,75% se il pagamento avviene entro un anno; per i pagamenti effettuati entro due anni dalla scadenza del termine le sanzioni ammonteranno al 4,29% se il pagamento avviene entro due anni dalla scadenza e del 5% se il pagamento avviene dopo due anni.
Il versamento con ravvedimento operoso va effettuato attraverso modello F24 indicando nell’apposita sezione del documento il codice tributo specifico relativo all’immobile interessato e la somma da versare.
Bisogna, però, sapere che se la violazione del mancato pagamento sia stata già accertata o se è già avvenuto un accesso o un’ispezione relativi alla regolarizzazione della posizione, non è possibile più usufruire dello strumento del ravvedimento operoso e ottenere una riduzione delle sanzioni previste.