L’annuncio è stato dato tempo fa e la data della scadenza si sta avvicinando rapidamente: tutti i videogiocatori che vorranno giocarci si devono affrettare.
Credere in un progetto videoludico può tramutarsi in un’arma a doppio taglio per un consumatore. Esempi di come l’industria videoludica ultimamente sia meno affidabile che un tempo ce ne sono stati diversi, basti pensare allo scam The Day Before, videogame che prometteva faville e che è stato supportato nello sviluppo da centinaia di migliaia di persone ma che si è rivelato una vera e propria truffa.
Un altro esempio recente è Concord, videogame multiplayer prodotto da Sony (solitamente garanzia di qualità e successo) che ha chiuso dopo poche settimane e che ha di fatto lasciato chi ci aveva speso denaro e aspettative con un pugno di mosche. Altro discorso contemporaneo è l’acquisto digitale, pratica ormai quasi obbligata che nasconde un tranello: i giochi non vengono comprati, l’utente acquista una licenza che il produttore può ritirare in qualsiasi momento come successo con The Crew.
Un altro clamoroso fallimento è stato Google Stadia, servizio di gaming in cloud che voleva competere con i giganti del settore ma che in pochissimo tempo è stato messo offline dal gigante tech per mancanza di riscontro da parte del pubblico. Un danno enorme per l’azienda e anche per chi in quel progetto aveva creduto.
Mancano pochi giorni per attivare la conversione: aggiornate subito il controller Google Stadia
Che Stadia abbia fallito nel suo intento di affermarsi come alternativa credibile a Playstation, Switch e Xbox è cosa nota ormai da tempo visto che il servizio è stato interrotto a gennaio 2023. Contestualmente alla chiusura del servizio Google ha condiviso il supporto per far sì che gli utenti potessero utilizzare il controller acquistato con il PC senza necessità di utilizzare la connessione Wi-Fi.
Aggiornando il controller dunque gli utenti lo possono utilizzare tramite Bluetooth con ogni dispositivo che lo supporta. Google aveva annunciato che entro il 31 gennaio 2023 avrebbe interrotto il supporto all’aggiornamento, il che avrebbe impedito agli utenti che non lo avevano effettuato di utilizzarlo tramite Bluetooth.
Lo scorso anno, però, l’azienda californiana ha posdatato la fine del supporto al 31 dicembre 2024. Ci troviamo dunque a meno di un mese dalla fine del supporto e tutti i ritardatari che non effettueranno l’aggiornamento entro la data fissata si ritroverebbero con un bel soprammobile a forma di controller.
A partire dal primo gennaio del 2025 si conclude definitivamente la parentesi Stadia, con la speranza che in un prossimo futuro, quando la tecnologia consentirà l’utilizzo del cloud in maniera più efficiente con i videogame, Google possa tornare ad investire in un settore che potrebbe beneficiare di ulteriore concorrenza.