Eredità: sì, un figlio può essere escluso al 100%. Accade in questi casi

In quali casi un figlio può essere escluso al 100% dall’eredità? Scopriamo per quali motivi può accadere e cosa dice la legge.

In Italia la legge stabilisce alcune norme molto precise in merito di successione ed eredità. I figli, ad esempio, rientrano tra i cosiddetti eredi legittimari, cioè coloro a cui è destinata la quota di legittima dell’eredità.

Uomo che legge un documento davanti a una bilancia
Eredità: sì, un figlio può essere escluso al 100%. Accade in questi casi (Forumscuole.it)

Tale quota corrisponde ai 2/3 dell’eredità e va suddivisa tra gli eredi diretti indipendentemente dalle volontà del de cuius. In particolare a coniuge, figli o, in loro assenza, genitori, fratelli o sorelle (i beni di uno zio senza figli, invece, vengono distribuiti così). Il terzo restante, invece, è ciò che va a costituire la cosiddetta quota testamentaria.

Di quest’ultima il proprietario dà disposizioni nel testamento su come deve essere distribuita. Tramite un testamento olografo (cioè provvisto di nome e cognome, data e firma del testamentario), infatti, si può decidere di distribuire i propri beni anche a eredi non diretti, oppure ad associazioni, enti di beneficienza e via dicendo.

Figlio diseredato al 100%: ci sono dei casi in cui può succedere, sono questi

È dunque lecito chiedersi: è possibile che i figli vengano esclusi dall’eredità al 100%? In base a quanto abbiamo detto sopra, infatti, sembrerebbe che l’esclusione dalla quota di legittima non sia prevista. In realtà, però, esistono delle rare eccezioni in cui ciò può avvenire.

Atto di successione
Figlio diseredato al 100%: ci sono dei casi in cui può succedere, sono questi (Forumscuole.it)

Uno dei casi è quello dell’ingratitudine, termine con cui ci si riferisce ad atteggiamenti estremamente offensivi o lesivi da parte degli eredi e nei confronti del genitore. In particolare:

  • atti gravi di violenza fisica o morale contro il genitore.
  • Comportamenti lesivi dell’onore o della dignità del genitore.
  • Rifiuto di prestare assistenza morale o materiale al genitore in difficoltà, se dovuto per legge o per ragioni di solidarietà familiare.

Vi è poi la cosiddetta indegnità a succedere, regolata dagli articoli 463 e seguenti del Codice Civile, che comporta la totale diseredazione dell’erede anche dalla quota di legittima. Essa si verifica in caso di:

  • Omicidio (o tentato omicidio) del genitore.
  • Falsa accusa di un reato punibile con l’ergastolo o una pena grave.
  • Ostacolo volontario e doloso alla stesura o esecuzione del testamento.

Tali evenienze necessitano di indagini accurate e di una sentenza del tribunale per stabilire la definitiva indegnità a succedere.

Infine si ricorda che esistono anche altri due casi in cui un figlio può essere escluso al 100% dall’eredità, i quali però dipendono da una volontà espressa dall’erede stesso. Cioè quello in cui egli rinunci formalmente all’eredità con un atto del notaio o quello in cui si raggiunge un accordo tra gli eredi per redistribuire il patrimonio.

Diverso il caso in cui uno zio non abbia figli, ecco a chi vanno i soldi dell’eredità.

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