A proposito di eredità, è giusto conoscere i requisiti per effettuare delle modifiche rispetto ad un testamento che è già stato redatto. Andiamo a vedere cosa dice la legge a riguardo.
Per ciascuno di noi, al netto di imprevisti, arriverà prima o poi il momento in cui dovremo ragionare a proposito della nostra eredità da lasciare ai nostri eredi. Si tratta di un tema sempre molto delicato, sia per chi deve registrare le proprie ultime volontà che per tutti gli altri che gli stanno attorno. Significa, infatti, fare i conti con una verità incontrovertibile. La persona in questione già ragiona in virtù del fatto che a breve potrebbe lasciarci.
Esistono, sostanzialmente, due modalità per fare un testamento. Si può fare o presso un notaio, con la presenza di due testimoni, oppure esiste il classico testamento olografo, vale a dire quello scritto di mano propria dal testatore. Dovrà ovviamente essere anche sottoscritto e datato e non serve, in questo caso specifico, il notaio. Se, però, non è scritto, sottoscritto o datato dal testatore, può essere invalidato. In tal senso, però, vediamo fino a quando si possono effettuare delle modifiche rispetto a quanto scritto.
Può capitare che, per una ragione o per un’altra, possano cambiare le proprie volontà al mutare di determinati rapporti. Ricordando sempre, però, in tal senso che per legge bisogna rispettare la cosiddetta quota di legittima per i parenti più prossimi. Vale a dire i coniugi ed i figli o, in assenza di essi, dei genitori e dei fratelli. A proposito di modifiche da apportare al testamento, però, la legge lascia poco spazio ad interpretazioni o dubbi. Si può, infatti, modificare praticamente sempre, senza alcun limite anagrafico, ad una sola condizione.
La condizione senza la quale non si può procedere ad una modifica delle ultime volontà registrate è che il testatore sia in pieno possesso delle proprie capacità mentali. Se così è, allora potrà procedere senza alcun problema a modificare quanto indicato precedentemente nel testamento. La capacità di intendere e di volere, infatti, è l’unico requisito richiesto per modificare, mentre non c’è nessun vincolo di natura anagrafica. Andiamo però a vedere cosa succede ad una persona particolarmente anziana.
Se una persona è molto in là con gli anni, come si suol dire, ed intende apportare delle modifiche al proprio testamento, allora potrebbero essere richiesti degli esami per accertarsi che sia nella piena e totale capacità di intendere e di volere. Tali esami sono necessari soprattutto se le modifiche potrebbero causare delle tensioni tra gli eredi.
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