Nel momento in cui ti ritrovi ad avere dei debiti con l’Agenzia delle Entrate ci sono delle pensioni che possono non essere toccate. In questo modo eviti il pignoramento, andiamo a vedere di che si tratta.
La situazione economica per tante famiglie è a dir poco delicata in tutto il Paese per un incrocio di fattori davvero molto, molto importanti. In tal senso, quelli che hanno un peso maggiore in questo discorso sono senza ombra di dubbio gli stipendi che sono fermi ormai da tanto, troppo tempo. In questo modo, infatti, l’economia è stagnante e non tiene botta davanti al rincaro dei prezzi a cui stiamo assistendo da un po’ di tempo a questa parte.
Pur, infatti, restando uguali gli importi di per sé, quello che si abbassa in maniera drastica è il potere di acquisto delle famiglie. Che dunque a parità di importi possono permettersi meno cose. In tal senso, nel momento in cui si arriva ad avere dei debiti ci sono alcune pensioni che non possono essere toccate o pignorate. Andiamo a vedere quali sono, dal momento che si tratta di informazioni tutt’altro che di secondo piano.
Nel momento in cui si sono dei debiti non saldati, l’Agenzia ha il diritto di pignorare le pensioni. Ma non si può fare se, in virtù di questo pignoramento, il reddito di quella famiglia scende sotto il minimo vitale, che per il 2024 è pari a 1.068,82 euro. La parte eccedente questo minimo vita può essere pignorato. Più si sale in termini di reddito, maggiore è la quota che viene pignorata. Ma ci sono, come detto in precedenza, alcune pensioni che non possono essere in nessun modo pignorate.
Seguendo il ragionamento fatto fino a questo momento, non possono essere pignorate tutte quelle pensioni che sono di importo pari o inferiore al minimo vitale. Inoltre, va tenuto in considerazione un altro aspetto per niente secondario: ci sono alcune prestazioni assistenziali, come l’assegno sociale, la pensione di invalidità civile ed infine l’indennità di accompagnamento, che a prescindere sono esenti da pignoramento. Ma andiamo a vedere che cosa succede se la pensione viene accreditata su un conto corrente.
Se la pensione è stata accreditata sul conto, le somme fino a 1.603,23 euro (vale a dire il triplo dell’assegno sociale) non possono essere pignorate, mentre tutta la parte eccedente si può pignorare sempre tenendo in considerazione quelli che sono i vincoli legati ai redditi delle persone coinvolte dal provvedimento. In caso di pignoramento, meglio consultare un esperto in materia per essere sicuri che siano state rispettate tutte le regole.
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