C’è la proposta di un cashback fino a 200 euro per chi pagherà con carta di credito/debito o Bancomat i propri acquisti nel 2025.
La spinta ad abbandonare l’uso del contante continua. L’idea è di garantire un ritorno economico a chi sceglierà la via dei pagamenti elettronici anche per acquisti di poco valore. Come reagiranno gli italiani?
In Italia ci sono due tipi di persone. C’è chi ha abbracciato da tempo il cambiamento che invita ad utilizzare il più possibile carte di credito e debito o Bancomat per il pagamento dei propri acquisti. Trova questa via rapida e pratica evitando di doversi recare spesso in banca per prelevare contanti. Per altre persone, invece, adattarsi alla rivoluzione in atto è più difficile. Preferiscono usare i contanti per svariati motivi, dalla gestione migliore del denaro al desiderio di non essere sempre e continuamente tracciati nei movimenti.
Eppure la spinta del Governo e dell’Unione Europea è chiara, va in direzione dell’abbandono sempre più massiccio dei contanti. L’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale e i pagamenti con mezzi tracciabili danno un grande aiuto in tal senso. Si arriverà anche in Italia a pagare gli artisti di strada con il Bancomat e carte, come già accade, ad esempio, in Inghilterra.
Una proposta del PD vuole inserire un cashback nel 2025 fino a 200 euro per i cittadini che acquistano con carte e altri strumenti digitali. Non sarebbe una novità, dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 un’iniziativa simile è stata inserita in un più ampio Piano Italia Cashless nato per spingere gli italiani verso l’uso dei mezzi di pagamento tracciabili. Ora si parla di un ritorno del Cashback in modo strutturale in un emendamento alla Legge di Bilancio 2025.
L’idea è di garantire un rimborso del 10% dell’importo per transizioni entro i 200 euro e di 20 euro per transazioni pari o superiori a 200 euro. Le somme che si riceveranno come rimborso non concorreranno alla formazione del reddito fiscale e non verranno tassate. Se l’iniziativa verrà approvata il Ministero dell’Economia e delle Finanze creerà una piattaforma in cui gli utenti dovranno iscriversi indicando diversi dati, compreso l’IBAN per ricevere il rimborso.
Ogni transazione valida sarà conteggiata dal sistema direttamente grazie ai dati trasmessi dai terminali POS. Gli acquisti validi saranno quelli privati, non aziendali o professionali. Per ogni altro dettaglio sul funzionamento del cashback bisognerà attendere il Decreto attuativo, sempre che l’emendamento abbia seguito.
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