Hai sbagliato a compilare il tuo ISEE? Ecco quali sono le conseguenze, non solo penali, a cui è possibile incorrere.
Acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, il valore dell’ISEE è necessario per valutare la situazione economica di un nucleo familiare. Il dato viene ricavato dal rapporto tra l’indicatore economico e il risultato desunto dalla scala di equivalenza, tenendo conto del numero dei componenti del nucleo familiare.
Il calcolo corretto dell’ISEE risulta essere indispensabile per richiedere una determinata prestazione sociale, come un’agevolazione o un bonus una tantum. Per ottenere tale valore, il cittadino dovrà compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica Integrale (DSU). Tale documento contiene tutti i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare di appartenenza.
Per ottenere il proprio ISEE aggiornato, è possibile inviare la richiesta di compilazione presso i CAF (Centri di Assistenza Fiscale), gli ufficiali comunali o direttamente online mediante i servizi telematici offerti dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate.
Valore ISEE errato: ecco tutte le possibili conseguenze
Il processo di compilazione del proprio ISEE, se svolto in autonomia, può risultare complesso agli occhi di un cittadino inesperto, soprattutto a causa della sua continua trasformazione. In questi casi incorrere nell’errore risulta essere un’esperienza comune, tuttavia, può nascondere alcune conseguenze significative. Secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore, un errore nell’ISEE può comportare la revoca delle agevolazioni ottenute grazie alla sua presentazione.
Nei casi più gravi, tuttavia, il cittadino può rischiare di incorrere in conseguenze anche penali. Il Codice Penale all’articolo 316 ter, difatti, prevede una sanzione amministrativa e, in determinati casi, anche la reclusione del contribuente. Queste conseguenze sono principalmente rivolte a coloro i quali percepiscono indebitamente somme pubbliche dopo aver presentato dati inesatti o falsi. La sanzione può variare in base all’importo percepito: se inferiore a 3.999,96 euro, la sanzione varierà da 5.164 fino a 25.882 euro.
Nel caso in cui l’importo percepito superasse tale soglia, il cittadino potrebbe incorrere nella pena di reclusione da sei mesi fino a un periodo di tre anni. Tuttavia, una volta evidenziato l’errore, l’ISEE errato può essere corretto entro 15 giorni dalla presentazione della DSU, insieme al modello integrativo FC3. In alternativa, è possibile presentare una nuova DSU corretta chiedendo l’annullamento della precedente. Nel caso in cui gli errori siano stati creati da un soggetto terzo, il contribuente potrà richiedere una diffida e un eventuale risarcimento per danni economici.