Partite iva forfettarie, cosa spetta a questi professionisti nel corso del prossimo anno. Le novità di rilievo da tenere a mente.
La partita iva forfettaria rappresenta per molti la porta d’accesso privilegiata nel mondo della libera professione e del lavoro autonomo. Infatti con una serie di garanzie, chi intende intraprendere questa strada può avere una spinta iniziale importante. Naturalmente occorre sempre avere bene a mente cosa si intraprende. Si tratta di un percorso non semplice, ma che può dare delle soddisfazioni.
Vanno considerati pro e contro, in particolare per chi non ha entrate rilevanti. Di certo è un regime fiscale del tutto diverso da quello del lavoro dipendente, ma inevitabile per chi intraprende un’attività individuale o una professione. Per la partita iva forfettaria si preannunciano comunque delle novità per il prossimo anno che meritano una particolare attenzione. Soprattutto per chi si avvicina a questo mondo.
Partite iva forfettarie cosa sta per succedere
Come accennato il regime forfettario consente delle agevolazioni fiscali per chi accede al lavoro autonomo. Per cominciare una tassazione ridotta, poiché è applicata un’imposta sostitutiva dell’IRPEF a 15 per cento, che per i primi 5 anni di impresa è fissata al 5 per cento.
Inoltre è possibile una riduzione del 35 per cento dei contributi da versare all’INPS e tutta una serie di semplificazioni sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) e in genere sulle imposte sui redditi. Quindi questo quadro delinea una situazione favorevole per si avvicina alla partita iva, anche se vi sono dei limiti da rispettare. Innanzitutto sono da considerare i ricavi con una soglia massima per accedere ai benefici del forfettario.
Attualmente il limite dei ricavi annuali è fissato a 85mila euro, con uscita dal regime forfettario stabilita per l’anno successivo a quello in cui si superano gli 85mila euro, se si rimane entro i 100mila euro. Chi supera i 100mila euro, esce dal forfettario nell’anno in corso. Altro limite per entrare nel regime forfettario è il possesso di un reddito da lavoro autonomo fissato dalla legge in 30mila euro all’anno.
Ora i cambiamenti che con ogni probabilità entreranno in vigore il prossimo anno riguardano proprio i limiti di accesso al regime forfettario. Le prime proposte riguardano i limiti del ricavo annuale che potrebbe passare a 90mila euro, se non addirittura a 100mila.
La seconda novità in arrivo riguarda il reddito da lavoro dipendente per accedere al regime forfettario. La soglia anche in questo caso sarà innalzata a 50mila euro, rendendo così ancora più semplice entrare nel regime forfettario per professionisti e lavoratori autonomi.