L’emendamento della Lega per prorogare lo sconto sul Canone Rai è stato bocciato: l’importo dell’imposta salirà durante il prossimo anno.
Un dibattito acceso quello che si aperto nella maggioranza in relazione al taglio del Canone Rai. La misura, introdotta lo scorso anno, non ha trovato spazio nel testo della nuova Legge di Bilancio, nonostante la proposta di proroga della Lega.
L’emendamento del Carroccio, nei giorni scorsi, è stato bocciato in Commissione Bilancio con 12 voti contrari e 10 favorevoli. A dirsi contrari all’iniziativa anche gli alleati di Governo di Forza Italia che hanno votato contro insieme alle opposizioni. Lo sconto non sarà, dunque, confermato e l’importo dell’imposta salirà nel 2025.
Canone Rai, bocciato l’emendamento della Lega: l’importo sale a 90 euro
Il Canone Rai torna a 90 euro nel 2025. Dopo settimane in cui si è discusso molto sul punto è arrivato il responso dalla Commissione Bilancio: l’emendamento avanzato al testo della Manovra dalla Lega, per confermare lo sconto sull’imposta, è stato bocciato con 12 voti contrari e 10 favorevoli.
Il partito di Matteo Salvini aveva spinto per prorogare anche per il 2025 il taglio di 20 euro sul Canone, che era stato introdotto lo scorso anno, ma l’iniziativa non ha trovato il via libera. Contro la proposta anche Forza Italia che ha votato a sfavore in Commissione Bilancio. Secondo il partito del ministro Antonio Tajani il taglio del Canone avrebbe portato dei danni alla televisione di Stato, per i quali il Governo sarebbe dovuto intervenire con altre misure.
L’imposta, dovuta da chiunque abbia un apparecchio televisivo, passerà da 70 a 90 euro già dal 1° gennaio del prossimo anno. Il pagamento verrà effettuato sempre tramite addebito sulla bolletta dell’energia elettrica e suddiviso in 10 rate da gennaio ad ottobre, come già avviene da quasi dieci anni a questa parte.
Sul punto, già da tempo, si è espresso il Codacons spiegando che la mancata conferma della misura si sarebbe tradotta in un aumento della spesa per i contribuenti italiani nel 2025 tra i 420 e i 430 milioni di euro nel 2025.
Non saranno, invece, introdotte modifiche alle esenzioni. Anche durante il prossimo anno, non saranno tenuti al versamento: i soggetti che non detengono un apparecchio televisivo, gli over 75 con un reddito non superiore alla soglia degli 8mila euro, i diplomatici ed i militari stranieri. Per ottenere l’esenzione sarà fondamentale presentare l’apposita richiesta da inviare all’Agenzia delle Entrate in via telematica, via posta o rivolgendosi ad un patronato o un Caf.