Sono diverse le novità introdotte a partire dal prossimo anno riguardanti il bonus asilo nido che verrà potenziato: i nuovi importi ed i requisiti.
Il bonus asilo nido verrà potenziato nel 2025. Il Governo, difatti, ha deciso di modificare i requisiti di accesso per estendere il contributo, destinato alle famiglie con figli a carico sino a tre anni, ad una platea di beneficiari più ampia.
Il sostegno, nello specifico, permettere di ricevere un rimborso per le spese effettuate per le rette di frequentazione di asili pubblici e privati o per l’assistenza domiciliare in caso di figli affetti da gravi patologie croniche. Vediamo le novità introdotte per il prossimo anno e quando vengono erogate le somme dopo la presentazione della domanda.
Bonus asilo nido, cosa cambia nel 2025 e quando vengono erogati gli importi
A partire dal 1° gennaio 2025 si alzerà il numero delle famiglie che potrà accedere al bonus asilo nido, contributo introdotto ormai da anni per sostenere i nuclei familiari con figli a carico sino al compimento dei tre anni.
Il Governo, difatti, ha deciso di introdurre due importanti novità che faranno salire le domande per il sostegno economico. La prima è collegata all’Assegno Unico Universale: dal prossimo anno, difatti, le somme percepite non verranno calcolate nell’Isee consentendo ai percettori di accedere ad agevolazioni come il bonus asilo nido, i cu importi vengono erogati proprio in base alle soglie reddituali. La seconda novità è relativa ai requisiti: verrà cancellato quello che prevedeva la presenza di un figlio sotto ai 10 anni di età per ottenere il contributo aggiuntivo di 600 euro. Potranno ricevere il contributo aggiuntivo, che fa salire il bonus sino ad un massimo di 3.600 euro, i nuclei familiari con un figlio nato nel 2025 un reddito inferiore ai 40mila euro.
Cambiano, dunque, gli importi che potranno arrivare ad un massimo di: 3.600 euro all’anno (circa 327 euro al mese) per i nuclei familiari con Isee non superiore ai 40mila euro; 1.500 euro annuali (circa 136 euro al mese) con Isee oltre i 40mila euro.
Nessuna modifica, invece, per le modalità di presentazione della domanda che dovrà essere inoltrata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore in via telematica (attraverso il portale Inps alla sezione dedicata) o rivolgendosi ad un Caf o patronato. Una volta accettata, generalmente le somme verranno erogate dall’Inps a partire da febbraio dell’anno in corso o, se la domanda è stata presentata in seguito, non prima del mese successivo. In caso di rimborso per assistenza domiciliare, il contributo arriva in una unica soluzione.