Dal 1° gennaio 2025 arriveranno delle novità per le famiglie che percepiscono l’Assegno Unico Universale: cosa cambierà dal prossimo anno.
L’Assegno Unico Universale, nonostante le voci circolate durante i mesi scorsi, è stato confermato anche per il 2025 dal Governo italiano che ha deciso, però, di apportare alcune modifiche alla misura, anche attraverso la nuova Legge di Bilancio.
Dal prossimo anno, dunque, ci saranno delle novità per i percettori del contributo, rivolto alle famiglie con figli a carico sino ai 21 anni di età e senza limiti di età per i figli disabili. La prima riguarda gli importi che verranno rivalutati, mentre le altre l’Isee. Analizziamo, nel prossimo paragrafo, cosa cambierà a partire dal prossimo 1° gennaio.
Il Governo ha deciso di potenziare l’Assegno Unico Universale a partire dal 1° gennaio 2025. Nel testo della Legge di Bilancio, per cui a breve si chiuderà l’iter parlamentare per l’approvazione definitiva, il contributo rivolto alle famiglie è stato confermato, ma con alcune importanti modifiche.
Dal prossimo anno, secondo quanto stabilito, gli importi dell’Assegno Unico non faranno nell’Isee, contrariamente a quanto accade adesso. Questa variazione, però, permetterà alle famiglie che percepiscono la misura di accedere più facilmente a due bonus e ottenere importi maggiori. Il primo è il bonus asili nido, destinato alle famiglie con figli a carico sino a tre anni, per sostenere le spese delle rette degli asili o di assistenza domiciliare per i figli affetti da gravi patologie. Gli importi della misura sono parametrati all’Isee, dunque, chi percepisce l’Assegno Unico potrà beneficiare di cifre maggiori. Inoltre, per il bonus nido è stato abolito il requisito del secondo figlio per accedere ad un contributo più alto sino a 3.600 euro.
La seconda novità per l’Assegno Unico stabilisce che il contributo non farà cumulo anche per richiedere il bonus nuove nascite. Si tratta del sostegno una tantum da 1.000 euro, introdotto nella Manovra 2025, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio del prossimo anno e rivolto alle famiglie con un Isee non oltre la soglia dei 40mila euro.
Infine, come accade annualmente, nel 2025 gli importi dell’Assegno Unico verranno rivalutati in base al tasso di inflazione rilevato dall’Istat. Attualmente la misura, destinata ai nuclei familiari con figli a carico sino al compimento dei 21 anni e ai figli disabili senza limiti di età, varia da un minimo di 57 euro ad un massimo di 199,40 euro per ogni figlio, a cui si aggiungono le eventuali maggiorazioni previste per determinati casi.
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