I dipendenti scolastici possono contare su un aumento dell’assegno unico, ma solamente se fanno così: ecco in che modo ottenerlo.
L’assegno unico e universale per i figli a carico è un incentivo di cui possono godere le famiglie con prole. Questo viene erogato dall’INPS e, per poterne beneficiare, è necessario essere in possesso di un ISEE aggiornato. Si tratta di un aiuto a cui ricorrono numerosi cittadini, che ha trovato conferma anche per l’anno prossimo con interessanti aumenti (sebbene non siano previsti per tutti).
Di misure pensate per venire incontro alle esigenze dei cittadini ne esistono diverse. In particolare per offrire un supporto a coloro che riversano in condizioni di disagio economico e che hanno figli a carico. Sono tante, infatti, le famiglie che si vedono costrette a stringere la cinghia per poter arrivare alla fine del mese – in difficoltà, soprattutto, per via dell’inflazione andata incontro ad un progressivo aumento negli ultimi tempi.
Nel caso dell’assegno unico, questo consiste in un incentivo che parte da un minimo di 57 euro mensili per ogni figlio a carico (con un incremento rispetto ai 54,05 euro dell’anno scorso) e arriva ad un massimo di 189,20 euro. Per alcune categorie di lavoratori, inoltre, è possibile beneficiare di un aumento della cifra percepita ogni mese.
Dall’anno 2024/2025, il personale scolastico ha la possibilità di godere di un incremento dell’assegno unico. Ciò è dovuto ad una misura introdotta dal Governo e ad essere coinvolti sono i docenti (che siano insegnanti di ruolo o precari) e il personale ATA (ossia assistenti amministrativi e tecnici, insieme a collaboratori scolastici).
Per beneficiare dell’incentivo è necessario rispettare alcuni requisiti e presentare l’apposita domanda. E, per evitare incomprensioni, l’INPS ha di recente fornito un utile chiarimento. I dipendenti del settore pubblico intenzionati a fare richiesta per l’assegno unico, anziché prendere come riferimento l’ente, devono attenersi alle indicazioni dell’Amministrazione pubblica con cui intercorre il rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda i requisiti, è fondamentale che gli interessati abbiano almeno un figlio minore a carico. Se maggiorenne (l’età limite, secondo la normativa, è di 21 anni) è richiesto che sia iscritto ad un corso di formazione scolastica o professionale.
In alternativa può rientrare nell’assegno unico se disoccupato o, nel caso in cui abbia un lavoro, se il suo reddito risulta al di sotto di una certa soglia. Il dipendente scolastico, per procedere con la domanda, deve essere munito di un’attestazione ISEE aggiornata. Serviranno, infine, i suoi dati anagrafici e il codice fiscale dei figli a carico.
Nelle prossime puntate di Endless Love, secondo le anticipazioni turche, Emir si troverà con le…
Pensione di reversibilità, è un paracadute ai familiari di una persona deceduta per non restare…
Non c’è bisogno di impazzire: la sera della Vigilia di Natale 2024 prepara questo piatto…
A proposito di eredità, è giusto conoscere i requisiti per effettuare delle modifiche rispetto ad…
Nei prossimi episodi della soap opera in onda nel daytime di Rai 1 ci sarà…
Personale ATA, arriva una svolta con delle nuove posizioni che riguardano tante figuri professionali. Gli…