Resoconto dell’Assemblea delle scuole del milanese del 13 marzo 2009

Paolo L. : Illustro brevemente i punti all’Ordine del Giorno.

La campagna delle Segreterie della Buona Scuola ha avuto un risultato straordinario. A Milano e provincia stiamo viaggiando intorno alle 25.000 riconferme e alle 2.500 nuove iscrizioni con i nostri moduli. Io credo che questa campagna sia stata importante perchè ci ha permesso di raggiungere decine di migliaia di persone, di rivitalizzare la nostra presenza nelle scuole e nei quartieri e, in definitiva, abbia sicuramente contribuito a condizionare i risultati ufficiali che, ricordo, bocciano sonoramente le 24 ore e il maestro unico e segnano un incremento sostanzioso della scelta per le 30 e le 40 ore.

Dobbiamo valorizzare questi risultati e viene proposto di consegnare i moduli all’Ufficio Scolastico Regionale giovedì 19 marzo alle ore 15 con una delegazione ampia di docenti e genitori.

Il 21 marzo Bologna propone di inviare a Roma una delegazione nazionale che consegni alla Gelmini i moduli raccolti in tutta Italia. Si propone di sottoscrivere una lettera che chiede alla Gelmini di farsi trovare al ministero e di ricevere la delegazione che illustrerà i contenuti della campagna delle iscrizioni. Sempre il 21 marzo in molte città si svolgeranno presidi e manifestazioni per festeggiare i risultati delle iscrizioni.

A Milano la zona 3 ha organizzato una festa della Primavera della Buona Scuola in piazza Leonardo da Vinci, dove arriveranno bambini, genitori e docenti che partiranno dalle varie scuole della zona. Se le altre zone e i comuni della provincia non riuscissero a organizzare analoghe iniziative, la festa di Leonardo potrebbe assumere carattere provinciale.

Il 18 marzo sciopero generale della FLC con corteo regionale da p.ta Venezia. I collettivi studenteschi hanno deciso di rinunciare al loro abituale concentramento in Cairoli e di partire da Pta Venezia. Viene proposto di fare uno spezzone con loro aperto dallo striscione ” Scuola e Università non pagheranno la vostra crisi “. Lo stesso schema si può riproporre per lo sciopero dei sindacati di base previsto per il 23 aprile.

Il 27 e 28 marzo sono state proclamate 2 giornate di mobilitazione e controinformazione delle scuole medie superiori con iniziative in e davanti a ogni scuola.

Il 31 marzo, presso la sala della provincia in via Corridoni si svolgerà un’assemblea cittadina di genitori ed educatrici delle scuole materne in risposta all’intervento dell’assessore Moioli che cerca di applicare le indicazioni della Gelmini alle scuole materne milanesi.

Gianmarco, collettivi studenteschi: illustra l’appello dei medi e degli universitari per la costituzione di uno spezzone unitario per la manifestazione del 18 marzo e conferma che gli studenti partiranno da porta Venezia con uno spezzone aperto dalle scuole materne ed elementari, seguite dalle medie superiori e dagli universitari.

Luigi A.: l’idea di maestro unico ha avuto solo il 3% delle adesioni e le richieste di tempo pieno sono aumentate di un terzo: ci troviamo di fronte ad una sconfitta della linea gelminiana. Nelle scuole è presente rassegnazione, ma anche voglia di reagire: prova ne siano le iniziative ancora in cantiere e il riuscito collegamento con gli studenti. Di fronte al crollo dei finanziamenti, inoltre, si sta muovendo la categoria dei docenti. Propongo una mozione unitaria contro i tagli delle scuole di tutti i gradi.

Bea D.: il Coordinamento di zona 5 si è riunito ed esprime la propria adesione all’iniziativa di consegna al Ministero delle richieste dei genitori raccolte dalle Segreterie della Buona Scuola. Inoltre il Coordinamento Zona 5: esprime appoggio a tutti gli scioperi previsti; organizza un’assemblea di zona della scuola dell’infanzia; organizza altresì una costante presenza di genitori-docenti presso l’USR, da attuarsi nei primi quindici giorni di aprile, che chiedano continuamente notizie sugli organici; propone una rete dei Consigli di Istituto o dei Presidenti di Istituto; la rivitalizzazione dell’esperienza di tempo pieno con un utilizzo mirato delle compresenze; l’espansione della cultura della valutazione; partecipa alle iniziative delle scuole superiori della zona, al parco di Baravalle con i bambini della Scuola dell’Infanzia e delle elementari. Organizza anche due serate di proiezioni e discussioni sul tema della scuola allo spazio CAM del consiglio di zona.

Claudio N.: con le segreterie della Buona Scuola abbiamo creato un radicamento reale. Il fatto che gli studenti, pur salvaguardando la propria autonomia, abbiano dato l’adesione al corteo del 18 rappresenta un fatto promettente e lungimirante poiché crea un punto d’incontro tra forze che in piazza si dividono. Nelle scuole superiori la situazione è difficile; l’obiettivo sarebbe creare embrioni di comitati misti, sul modello delle scuole elementari. Lancio l’idea di un’inchiesta sul rapporto tra numero degli studenti e metratura delle aule; attorno all’inchiesta si può realizzare una rete di movimento che coinvolga le componenti della scuola.

Elena e Maria: noi delle elementari Puglie/Martinengo abbiamo deciso di informare i genitori di quello che si fa nelle ore di compresenza mediante brevi e semplici documenti scritti da inserire nei diari degli alunni, il cui testo si trova sul sito, nelle relazioni del seminario del 1 febbraio, sezione “che resistenza nelle scuole?”. Nella zona di Corvetto abbiamo raccolto molte richieste delle Segreterie della Buona Scuola, nel Collegio dell’I.C. Pezzani abbiamo spazio per intervenire e ci siamo guadagnate agibilità per il nostro materiale (locandine, volantini) che non ci viene più strappato fuori scuola. Le Segreterie della Buona Scuola hanno funzionato in tutta Italia; adesso è opportuno consegnarne copia al Ministero. Bologna, Venezia, Vicenza, Genova, la Toscana chiedono di farlo il 21 marzo a Roma. E’ necessario decidere se vogliamo farlo anche noi nello stesso giorno con una delegazione da mandare a Roma.

Mario P.: è necessario che l’assemblea si esprima anche sulle scadenze del 18 (sciopero) e del 19 (consegna delle richieste all’USR), oltre che sulla delegazione da mandare a Roma. In merito agli organici sono importanti le iniziative dei genitori; teniamo presente che storicamente abbiamo sempre perso le battaglie sugli organici. Ma è necessario tenere viva la richiesta del mondo della scuola: avere tutto l’organico che serve per fare una buona scuola. Spesso la battaglia sugli organici diviene una partita tra ministero e sindacati: se fuori dal Palazzo esiste una mobilitazione, qualche risultato può essere conseguito.

Cecè: La prossima battaglia da fare è sugli organici. Molti Dirigenti Scolastici, a volte a causa di pressioni superiori, tentano di tranquillizzare e di minimizzare ciò che sta per succedere, ma ciò ci svierebbe. Appena verranno resi noti gli organici di diritto, occorre mobilitarsi, senza cedere alla tentazione di ritenere che l’uscita degli organici di fatto possa sanare la situazione. Ottima la notizia dell’adesione al corteo del 18 degli studenti; sarebbe bello portare le richieste delle Segreterie della Buona Scuola all’USR il 18 al termine del corteo.

Elena, Collettivi Studenteschi: noi studenti portiamo nel corteo del 18 i nostri contenuti. Di fronte alla stretta securitaria che restringe diritti e libertà ci siamo posti la domanda: “che cos’è la sicurezza?” e ci siamo dati risposte diverse da quelle date dal pensiero mainstream. Sicurezza, per esempio, può essere anche utilizzare il preservativo.

La crisi di cui si parla tanto non è solo finanziaria: è sì precarietà dei fondi da destinare al sapere, ma anche precarietà dei diritti. Viene colpito il diritto alla conoscenza anche perché l’ignoranza è necessaria per chi governa: serve ad evitare che i diritti vengano reclamati. La crisi che colpisce i saperi insiste su discipline come geografia e lingua: l’ignoranza in materia causa paura del diverso e crisi del meticciato.

Sono “normalizzatori” anche i 5 in condotta: ne sono stati dati 35.000 e non sono strumenti educativi, ma minaccia e repressione. Per tutto questo partecipiamo al corteo del 18, con lo slogan “noi la crisi non la paghiamo”: né in termini di saperi, né di fondi, né di libertà.

Stefano P.: un Circolo Didattico di Roma, il coordinamento genitori democratici e la Cgil hanno proposto ricorsi al TAR avverso taluni provvedimenti governativi (art. 64, 3° e 4° comma, L. 133 ed impugnativa della sopravvenuta C.M. 5/09). Anche altre realtà fiorentine, romane e bolognesi hanno preso analoghe iniziative. Occorre chiedersi se abbiamo la forza di proporle anche nel milanese e se dopo la pubblicazione dell’organico di diritto, si aprano nuove strade legali per proporre un ulteriore ricorso, analogo a quello presentato dal gruppo fiorentino e bolognese di “Scuola della Repubblica”, i cui termini scadranno domenica 15 marzo. Teniamo presente il fatto che dobbiamo correttamente informare gli aderenti che l’eventuale accoglimento del ricorso, non potrebbe ripristinare i fondi tagliati, ma solo mettere in crisi la procedura con la quale il governo ha seguito l’iter legislativo e quindi guadagnare tempo, costringendo il governo a riscrivere taluni regolamenti.

Michele C.: sarebbe importante riuscire a gestire il corteo del 18 in maniera accorta, negoziando con i soggetti che vi parteciperanno i modi in cui verrà occupata piazza Duomo. Il sindacato chiuderà con un tradizionale comizio, ma questo difficilmente corrisponderà all’idea che la componente autonoma degli studenti ha del modo in cui potrebbe essere chiusa la manifestazione. Occorre quindi che un paio di persone trovi una soluzione creativa che permetterebbe agli studenti ed ad altre componenti del corteo di riconoscersi in quello che accadrà. Propongo inoltre che l’Assemblea aderisca all’appello degli studenti.

L’appuntamento del 19 potrebbe essere l’occasione per stringere relazioni con le realtà delle altre provincie lombarde. L’Assemblea potrebbe individuare persone che mantengano i contatti e coordinare la delegazione all’USR.

Propongo che l’Assemblea faccia propria la festa-protesta di Zona 3 prevista per il 21.

Sono previste inoltre altre iniziative: 27-28 mobilitazione delle superiori; 31 assemblea della scuola dell’infanzia; nei primi 15 giorni di aprile presidio permanente dei genitori presso l’USR.

Per il 18 sarebbe importante uscire con un volantino che riassuma tutte queste iniziative.

Per quanto riguarda il 5 in condotta, esso è anche peggiore della bocciatura. Questa vale come un “non hai studiato”: il 5 in condotta vale come un “non ti voglio qui”, ha un valore espulsivo, non educativo. Propongo la stesura di un appello la cui firma sarebbe da proporre ai docenti delle superiori: “io non metto 5 in condotta”; l’elenco degli aderenti a questa forma di legittima disobbedienza civile potrebbe essere pubblicato. La campagna si potrebbe svolgere in tutte le scuole.

Risoluzioni conclusive

L’Assemblea delle Scuole del Milanese:

Aderisce all’appello dei collettivi studenteschi

Sottoscrive la lettera al Ministro preparata dai Coordinamenti bolognesi

Declina con gli studenti le modalità di partecipazione al corteo del 18

Esprime una delegazione da inviare a Roma il 21 per recapitare al Ministero le copie delle richieste raccolte dalle Segreterie della Buona Scuola

Fa propria, e la propone a livello provinciale, l’iniziativa di festa-protesta del 21 marzo , ore 15:30 in Piazza Leonardo da Vinci.

Organizza per il giorno 19, ore 15, la consegna all’USR delle richieste raccolte dalle Segreterie della Buona Scuola

Aderisce all’iniziativa legale di ricorso al TAR preparato dai Coordinamenti bolognesi

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