L’utilizzo del sinonimo corretto in lingua italiana

Da piccoli i nostri maestri ci raccontavano che l’utilizzo sinonimo fosse peccato, il male assoluto della grammatica italiana. Non sia mai! In realtà non è proprio così che stanno le cose. Certo, probabilmente avevano ragione se nella stessa frase o in quella successiva ripetevate lo stesso verbo, per sciatteria o semplice svista. Spesso però, insegnano i luminari della letteratura, una ripetizione è cento volte meglio che l’utilizzo maldestro (e fuori contesto) di un’altra parola. Scomodiamo il mai banale Dante Alighieri ed esaminiamo questa frase: “…e caddi come corpo morto cade …” (Inferno, Canto V, v 142). Oltre alla allitterazione (figura retorica su cui volutamente sorvoliamo), notate quanto caddi e cade siano estremamente vicini? Qui parlereste ancora di sciatteria o svista? (non toccate il sommo poeta!)

 

La lezione che ne traiamo è più o meno questa: l’utilizzo sinonimo ha senso solo e soltanto a determinate condizioni. Ma non vogliamo rovinarvi la suspense: nella guida qui proposta proveremo a stabilire quando è lecito ripetersi e quando, invece, occorre percorrere altre vie (anche non così usuali). In “comunella” con le ripetizioni, un retaggio che risale al periodo scolastico consiste nel disprezzo provato verso verbi dignitosissimi quali dire, fare oppure andare. Ci spiace dirlo, ma se anche voi siete stati colpiti dal “morbo” vi dovete vaccinare!

 

Utilizzo sinonimo: in medio stat virtus

Prima di partire nel nostro lungo – e si spera fruttuoso – viaggio premettiamo che l’arricchimento lessicale è sicuramente uno degli obiettivi da raggiungere e fossilizzarsi sul solito, ristretto linguaggio, può risultare molto molesto per chi legge. Come sempre però le estremizzazioni non portano da nessuna parte. Proviamo a spiegarci meglio visto che così, lo ammettiamo, la frase appena detta può apparire vuota.

 

In tutte le salse (edizioni tascabili, versione web, …) è ormai possibile reperire il provvidenziale volumetto dei sinonimi e contrari. Provvidenziale sì, purché se ne faccia buon uso e proprio qui casca l’asino. Sostituire una parola con un’altra solo perché secondo il dizionario sono sinonimi è sbagliato.

 

Ad esempio, ci insegna Massimo Birattari, immortalare anziché fotografare costituisce un tipico errore, riscontrabile spesso pure in articoli di giornale. Immortalare significa “rende immortale”, quindi rendere famoso per sempre qualcuno o qualcosa, rendere eterna la sua memoria; un termine cacofonico, perlopiù iperbolico, sovente scherzoso o ironico. Infatti, viene impiegato soprattutto in frasi come “Solo pochi giorni fa, in visita ufficiale a Londra, il tycoon al cospetto della regina Elisabetta II viene immortalato in uno scatto imbarazzante”.

 

Occhio, però: non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Ci sono verbi in grado di dare precisi connotazioni alla frase con un solo verbo: “divorare” o “sfamarsi” invece del neutro “mangiare”. In generale, un elenco gettato alla rinfusa è pressoché inutile, se ogni parola non è accompagnata da esempi che ne chiariscono il senso, la costruzione, il registro. I sinonimi servono proprio a non dire la stessa cosa.

 

Insomma, l’utilizzo sinonimo può ritorcersi contro. In senso stretto, i sinonimi perfetti sono una rarità. Esistono verbi solo parzialmente simili, che esprimono concetti analoghi dalla accezione più generale o più specifica, oppure adatti a registri e contesti differenti. Pertanto va benissimo studiare sui banchi di scuola i “sinonimi” (le virgolette sono necessarie) ma per ben altre ragioni.

 

Quando utilizzare i sinonimi

È ammissibile ricorrere all’utilizzo sinonimo quando si desidera:

  • Il termine esatto, quello che esprime nel modo più incisivo la realtà da raccontare
  • Eliminare una ripetizione davvero molesta
  • Risultare espressivi, per colpire il lettore o l’ascoltatore
  • Evitare cliché, frasi fatte, parole vuote
  • Adeguare lo scritto al registro (più informale o più elevato) scelto

Per arricchire il vostro lessico o degli anni provate un esercizio come quello che segue:

Gli aggettivi elencati sono tutti sinonimi di generoso, ma ciascuno di essi ha una particolare sfumatura di significato. Inseriteli nelle frasi in modo appropriato.

 

disinteressato – altruista – magnanimo – munifico

 

  1. Il re quella volta si dimostrò …………………………………… e restituì la libertà ai suoi prigionieri.
  2. Il dottor Rossi è un uomo ……………………………………, che svolge il proprio lavoro per passione e non per denaro.
  3. Augusto fu un principe ……………………………………, che colmò di onori e di ricchezze molti artisti.
  4. Giorgio è molto ……………………………………, infatti non tiene mai niente per sé, ma dà tutto a chi ne ha più bisogno
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